È il 103 d.C. quando l’imperatore Marco Ulpio Traiano, frequentando le Terme Taurine sorte in epoca repubblicana nei pressi del municipio romano di Aquae tauri edificato sopra un preesistente centro etrusco, ha l’idea della costruzione di un nuovo porto a servizio di Roma, affidandone la progettazione all’architetto Apollodoro di Damasco. Nasce così Centumcellae.
Con l’imperatore Adriano la città raggiunge un notevole sviluppo edilizio e, nonostante la dissoluzione dell’Impero Romano, rimane florida e vitale fino alle devastazioni avvenute nell’814 e nell’828 per mano dei Saraceni. La popolazione, abbandonata la città, trova rifugio nei vicini Monti della Tolfa dove, per volere di Papa Leone IV, viene edificata nell’854 una città, Leopoli-Cencelle che vive fino al XIV secolo.
Intanto, verso l’anno 1000, sui resti della vecchia città marinara sorge una Rocca, intorno alla quale si ricostituisce un piccolo centro che prende il nome di Civita Vetula. Dopo essere stata in mano a vari signori feudali, nel 1431, per volere di Papa Eugenio IV, Civita Vetula, da cui Civitavecchia, entra definitivamente a far parte dello Stato Pontificio.
Durante i pontificati di Pio II (1458-1464) e Sisto IV (1471-1484) inizia l’opera di ricostruzione, fortificazione e ammodernamento del porto per adeguarlo all’aumento del traffico commerciale dovuto all’esportazione dell’allume estratto dai Monti della Tolfa.
Nel 1508 Papa Giulio II ordina la costruzione di una nuova fortezza su progetto di Bramante, il quale si avvale anche della collaborazione di Leonardo da Vinci, mentre in seguitoviene ultimata la grande cinta bastionata disegnata dal Sangallo che unendo la Rocca alla Fortezza Giulia e, passando alle spalle della città, la protegge da attacchi provenienti dall’entroterra.
Nel 1798 Civitavecchia passa sotto il dominio dei francesi e poi di nuovo sotto lo Stato Pontificio fino al 16 settembre 1870 quando diventa definitivamente italiana con l’entrata in città delle truppe del generale Nino Bixio.
Nei primi anni del Novecento, grazie allo sviluppo del porto, agli stabilimenti balneari, al centro termale e alla vivace vita mondana, la città diventa il riferimento della società romana fino alla seconda guerra mondiale.
Nel 1943, in seguito agli eventi bellici, Civitavecchia è duramente colpita dai bombardamenti americani che la radono quasi completamente al suolo.
Grazie alla perseveranza dei suoi abitanti, negli anni successivi, inizia l’ennesima ricostruzione della città e del porto, divenuto oggi il primo scalo crocieristico del Mediterraneo.
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