Archivio per Categoria Civitavecchia

Fuori porta

Il parco archeologico-botanico delle Terme Taurine

Lo straordinario sito archeologico, per il tesoro culturale che conserva rappresenta il fiore all’occhiello del patrimonio culturale cittadino.

Situato acirca 4 kma nord della città si compone di  due edifici sorti in epoche diverse: la parte repubblicana, edificata durante l’età sillana (80 a.C. circa) e riconoscibile dai muri in opera reticolata, e la parte imperiale edificata dall’imperatore Adriano tra il 123 e il 136 d.C riconoscibile dai mattoni in opera laterizia dei grandi edifici imperiali.

Il nome Taurine deriva dal toro citato nella leggenda narrata da Rutilio Namaziano nel suo De reddito Suo del 416 d.C. secondo la quale Giove in epoca remota, sotto le sembianze di un toro aveva fatto sgorgare l’acqua sulfurea con una raspata di zampa nel terreno. È anche possibile che sia stato dato, come riferisce lo storico Carlo Calisse nella sua Storia di Civitavecchia,da Tauro Statilio, console e prefetto ai tempi di Augusto che visitò le terme e ne rimase affascinato.

Le Terme libere della Ficoncella

A poche centinaia di metri dal parco archeologico, si trova il sito termale della Ficoncella, ovvero, quello che oggi il moderno visitatore può utilizzare affascinato da un tranquillo e pacifico panorama collinare da dove si domina tutta la costa civitavecchiese. Un essenziale impianto creato quasi ex novo che utilizza le vecchie pozze oggi riqualificate e rese fruibili a tutti.

Parco Acquatico Aquafelix

L’Aquafelix è un parco giochi acquatico che si trova tra il Parco Archeologico delle Terme Taurine e le moderne terme della Ficoncella

Santuario della Madonnina

Nella località Pantano-Sant’Agostino, già famosa per essere stata, secondo la leggenda, luogo in cui un angelo apparve a Sant’Agostino mentre era intento a scrivere il “De Trinitate”,sorge la chiesa dove è conservata, in una teca blindata,la piccolastatua della Madonna proveniente da Medjugorje che dal 2 febbraio  al 15 marzo 1995, avrebbe per ben quattordici volte pianto lacrime di sangue.

Da allora, l’evento miracoloso ha trasformato la piccola chiesa di campagna in un luogo di culto e di preghiera che richiama ogni anno migliaia di fedeli da tutto il mondo che raggiungono il piccolo Santuario in pellegrinaggio per rendere omaggioalla statuetta della Vergine.

Il Parco Archeologico Naturalistico La Frasca

L’area lungo la costa a nord di Civitavecchia, rappresenta un eccezionale concentrato diaree di pregio naturalistico, paesaggistico e archeologico. Per la sua estensione la zona è stata inserita nel 1996 nel progetto Oloferne del WWF e dichiarata Sito di Interesse Comunitario per la presenza di specie marine rarissime e per particolari fondali.Due sono i siti archeologici presenti: il complesso edilizio di Columna-Porto Canale, di tipo termale e la Villa Romana di Cappelletto. Dopo l’ultima campagna di scavi, nel primo sito sono emersi numerosi ambienti perfettamente conservati, con un portico affacciato sul mare e parti di muri costruiti con la tecnica dell’opus listatum, pavimenti in cotto e mosaici. L’altra area archeologica ha restituito una bellissima villa romana costiera di notevoli dimensioni dotata di ambienti molto vasti, una zona termale, un portico con una lunga scalinata in blocchi di scaglia che permetteva di accedere al mare e che rappresenta la parte più antica di tutto il complesso.

Arte e Memoria

La storia della città raccontata attraverso la visita di cinque luoghi della memoria che testimoniano importanti eventi che hanno segnato la storia della città portuale. L’itinerario termina nel Museo Archeologico Nazionale ricco di tesori che periodicamente sono esposti in altri importanti musei.

1) Archivio Storico di Piazza Calamatta. Si trova nell’antico ospedale cittadino, oggi sede del polo culturale civitavecchiese. Custodisce documenti e reperti storici oltre a numerose piante della città.

2) Luogo della memoria – Via Trieste. L’edificio cittadino danneggiato dai bombardamenti del 1943-’44 è l’unico che non è stato recuperato e per questa sua caratteristica è stato dichiarato “Luogo della Memoria” a ricordo dei tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale.

3) Casa della Memoria a Piazza Leandra. Raccoglie bellissime immaginidella storia di Civitavecchia e periodicamente ospita mostre e iniziative a carattere storico locale.

4) Casa dei dipinti raffaelleschi,raffiguranti i temi della “Stanza di Eliodoro”, rinvenuti durante la ristrutturazione dell’appartamento. La loro origine, avvolta nel mistero, pare sia da attribuire a Raffaello Sanzio, incaricato da Papa Giulio II di realizzarela “prova” di quello che avrebbe poi dipinto nelle famose stanze del Vaticano.

(accesso non idoneo ai disabili)

5) Il Museo Nazionale Archeologico, ospitato nell’elegante palazzina dell’ex guarnigione pontificia (XVII sec.), presenta preziosi e rari reperti esposti su tre piani. Di rilievo la statua di Apollo, di epoca romana (I sec.), copia del capolavoro greco che, si suppone, fosse uno dei Colossi di Rodi; l’Athena Parthenos di Fidia; la testa marmorea dell’imperatore Marco Aurelio e vasi e terrecotte etrusche.

La Storia

È il 103 d.C. quando l’imperatore Marco Ulpio Traiano, frequentando le Terme Taurine sorte in epoca repubblicana nei pressi del municipio romano di Aquae tauri edificato sopra un preesistente centro etrusco, ha l’idea della costruzione di un nuovo porto a servizio di Roma, affidandone la progettazione all’architetto Apollodoro di Damasco. Nasce così Centumcellae.

Con l’imperatore Adriano la città raggiunge un notevole sviluppo edilizio e, nonostante la dissoluzione dell’Impero Romano, rimane florida e vitale fino alle devastazioni avvenute nell’814 e nell’828 per mano dei Saraceni. La popolazione, abbandonata la città, trova rifugio nei vicini Monti della Tolfa dove, per volere di Papa Leone IV, viene edificata nell’854 una città, Leopoli-Cencelle che vive fino al XIV secolo.

Intanto, verso l’anno 1000, sui resti della vecchia città marinara sorge una Rocca, intorno alla quale si ricostituisce un piccolo centro che prende il nome di Civita Vetula. Dopo essere stata in mano a vari signori feudali, nel 1431, per volere di Papa Eugenio IV, Civita Vetula, da cui Civitavecchia, entra definitivamente a far parte dello Stato Pontificio. 

Durante i pontificati di Pio II (1458-1464) e Sisto IV (1471-1484) inizia l’opera di ricostruzione, fortificazione e ammodernamento del porto per adeguarlo all’aumento del traffico commerciale dovuto all’esportazione dell’allume estratto dai Monti della Tolfa.

Nel 1508 Papa Giulio II ordina la costruzione di una nuova fortezza su progetto di Bramante, il quale si avvale anche della collaborazione di Leonardo da Vinci, mentre in seguitoviene ultimata la grande cinta bastionata disegnata dal Sangallo che unendo la Rocca alla Fortezza Giulia e, passando alle spalle della città, la protegge da attacchi provenienti dall’entroterra.

Nel 1798 Civitavecchia passa sotto il dominio dei francesi e poi di nuovo sotto lo Stato Pontificio fino al 16 settembre 1870 quando diventa definitivamente italiana con l’entrata in città delle truppe del generale Nino Bixio.

Nei primi anni del Novecento, grazie allo sviluppo del porto, agli stabilimenti balneari, al centro termale e alla vivace vita mondana, la città diventa il riferimento della società romana fino alla seconda guerra mondiale. 

Nel 1943, in seguito agli eventi bellici, Civitavecchia è duramente colpita dai bombardamenti americani che la radono quasi completamente al suolo.

Grazie alla perseveranza dei suoi abitanti, negli anni successivi, inizia l’ennesima ricostruzione della città e del porto, divenuto oggi il primo scalo crocieristico del Mediterraneo.

Città Storica

Itinerario che si snoda sull’area dell’antica città romana di Centumcellae attraverso i caratteristici vicoli e piazze. Da Piazza Leandra, la più antica della città, si può inoltre raggiungere iltradizionale Antico Mercato di Piazza Regina Margherita, luogo simbolo di Civitavecchia, dove è possibile acquistare prodotti tipici e il famoso pescato locale. Al termine del percorso è possibile fare acquisti in Corso Centocelle e in Corso Marconi, vie dello shopping cittadino.

1) Muro di cinta esterno alla Darsena Romana costruito nel 1802 dopo la rivolta dei galeotti detenuti all’interno delle prigioni ubicate nel porto.

2) Rocca Medievale edificata intorno all’anno 1000,sede pontificia per quattro secoli dal XV al XIX e poi del Comune prima dei bombardamenti americani del 1943-44.

3) Statua di Hasekura Tzunenaga, primo ambasciatore giapponese in occidente, sbarcato a Civitavecchia il 15 ottobre 1615 per incontrare a Roma il Papa Paolo V.

4) Piazza Calamatta (XVI sec.), piccola oasi di tranquillità, sulla quale si affaccia l’Ospedale Vecchio, oggi sede dell’Archivio storico e della Biblioteca Comunale, edificato nel XVI sec. dai Cavalieri di Rodi durante la loro permanenza dal 1523 al 1530, anno nel quale Carlo V concederà loro l’isola di Malta. Nell’edificio è presente anche la Chiesa di San Paolo-San Giovanni di Dio. Percorrendo il perimetro dell’edificio risalendo Via Colle dell’Olivo troviamo la Casa dei Fatebenefratelli (XVII sec.), sul cui portone c’è il simbolo dell’ordine, il melograno.

5) L’attuale Piazzetta Santa Maria prende il nome dall’omonima chiesa edificata intoro all’anno 1000. La più antica chiesa della città, di origine templare, dal XV secolo fino alla sua distruzione avvenuta nel secondo dopoguerra è stata la sede del convento dei padri domenicani.

6) La Casa di Santa Ferma (XV sec.), è l’edificio più antico all’interno della città. Era parte dei possedimenti della prima chiesa costruita a Civitavecchia (chiesa Matrice) la Santa Maria, oggi andata perduta.

7) Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte (XVII sec.), con i bellissimi affreschi del pittore siciliano Giuseppe Errante,è la sede della Confraternita della Buona Morte, che in passato dava degne sepolture ai poveri della città. A pochi metri l’ex Infermeria Presidiaria, costruita nel 1688, oggi restaurata e sede dell’Auditorium “Cittadella della Musica”, inaugurato dal Maestro Morricone ospita eventi di livello internazionale.

8) Piazza A. Saffi (già San Giovanni)(XVI sec.) con le mura medievali, il grandeTorrione ottagonale, i duearchetti e lo stemma di Papa Piccolomini(XV sec.), ospita l’omonima chiesa un tempo sede della Commenda dei Cavalieri di Malta.

9) Piazza Leandra(XV sec.), al cui centro vi è un’antica fontana, ospita la Chiesa dei Dottrinari (San Nicola) (XVIII sec.), il piccolo museo “Casa della Memoria” e la Chiesa della Stella (XV sec.), oggi la più antica della città,sede dell’Arciconfraternita del Gonfalone. Edificata sulla cinta muraria medievale, ancora visibile, è affrescata con le pitture dell’artista Ennio Galice.

10) Casa dei dipinti raffaelleschi,raffiguranti i temi della “Stanza di Eliodoro”, rinvenuti durante la ristrutturazione dell’appartamento. La loro origine, avvolta nel mistero, pare sia da attribuire a Raffaello Sanzio, incaricato da Papa Giulio II di realizzarela “prova” di quello che avrebbe poi dipinto nelle famose stanze del Vaticano.

11) L’Antico Mercato di Piazza Regina Margherita offre ogni giorno, con suoi i colorati banchie negozi, un ambiente unico dove è possibile respirare l’aria popolare civitavecchiese. Lo storico edificio del mercato del pesce risale alla fine del XIX secolo.

12) Teatro Traiano, tipico esempio di teatro all’italiana, è stato inaugurato nel 1844, ristrutturato due volte, rappresentaoggi il polo culturale cittadino per eccellenza.

13) Palazzo detto “Il Quartierone”, oggi sede della Guardia di Finanza fu costruito nel 1776 su progetto dell’architetto Francesco Navone per ospitare la sede della Guarnigione Pontificia.

Porto Storico

Itinerario che attraversa il Porto storico, voluto dall’Imperatore Traiano e realizzato dal suo

architetto Apollodoro di Damasco tra il 103 e il 107 d.C. Lungo questo percorso si incontrano bar e ristoranti. Usciti da Varco Fortezza è possibile fare shopping lungo Viale Garibaldi, all’interno del Ghetto. Percorrendo la bellissima Marina si arriva al Lungomare Thaon de Revel, passeggiata nota per i numerosi locali ritrovo della “movida” cittadina.

1) Monumento a Traiano, Imperatore romano fondatore del porto e della città di Centumcellae che volle la costruzione dello scalo perdotare Roma di un approdo sicuro e funzionale alla flotta militare e commercialedell’impero.

2)Cinta muraria sul perimetro della Darsena Romana con le cortine e i bastioni Santa Barbara, Santa Rosa e San Teofanio costruita da Antonio da Sangallo, famoso architetto rinascimentale, nel XVI secolo a difesa della città e del porto.

3) Darsena Romana di epoca traianea del II sec. d. C. che conserva al suo interno l’intatta struttura romana e che nel secolo scorso ha restituito importanti reperti archeologici tra cui un braccio bronzeo della statua colossale di Nettuno.

4) Molo e Fortino del Lazzaretto del II sec. d.C. di età romana, ristrutturato in epoca rinascimentale. Insieme al molo del Bicchiere a esso speculare rappresentava la struttura portante del porto traianeo.

5) Porta Marina (XVII sec.), in passato collegava il porto alla città, oggi unisce l’antica Rocca alle mura della Darsena Romana.

6) Rocca Medievale,edificata intorno all’anno 1000, sede pontificia per quattro secoli dal XV al XIX e poi sede del Comune di Civitavecchia prima dei bombardamenti americani del 1943-44.

7) Porta Livorno (XVIII sec.) voluta da Papa Clemente XIII collega il porto a Piazza Calamatta, antica Piazza d’Arme, dove avveniva il cambio della Guardia Pontificia.

8) Magazzini romani (II sec. d.C.) al cui interno vi sono oggi locali commerciali che hanno conservato le antiche mura edificate con la  tipica tecnica di costruzione di epoca romana, l’opus reticolatum,  oggi ancora visibile.

9) Muraglionedi Urbano VIII (XVII sec.), sistema difensivo che proteggeva la città collegando l’Antica Rocca alla Fortezza Giulia (detta Forte Michelangelo). Il grande genio Leonardo Da Vinci ipotizzò che al suo interno vi fosse l’ubicazione della bellissima Villa Imperiale di Traiano, ancora oggi al centro di un mistero storico archeologico.

10) Incastonata nel Muraglione di Urbano VIII la Fontana del Vanvitelli (XVIII sec.) era la fontana finale dell’imponente acquedotto edificato da Papa Innocenzo XII alla fine del XVII sec. sull’antico tracciato romano traianeo. L’acqua sgorga ancora dalle fauci di un fauno.

11) Fortezza Giulia, detta Forte Michelangelo, voluta da papa Giulio II nel 1508 a difesa del porto e dei traffici commerciali cresciuti enormemente dopo la scoperta dell’allume nelle miniere dei Monti della Tolfa. La Fortezza disegnata dall’architetto rinascimentale Donato Bramante fu poi ultimata da Antonio da Sangallo e Giuliano da Leno. Al suo interno si trovano ruderi dell’antica Caserma Imperiale dei Classiari e l’ipotetica grotta dove, secondo la leggenda, soggiornò Santa Fermina, patrona di Civitavecchia.

12) Statua di Santa Fermina. La patrona della città e protettrice dei naviganti, è ricordata ogni anno il 28 aprile con una solenne processione che si snoda fino al porto storico dove, trasferita su un rimorchiatore, benedice dal mare il porto e la città di Civitavecchia.

Civitavecchia

LA STORIA

È il 103 d.C. quando l’imperatore Marco Ulpio Traiano, frequentando le Terme Taurine sorte in epoca repubblicana nei pressi del municipio romano di Aquae tauri edificato sopra un preesistente centro etrusco, ha l’idea della costruzione di un nuovo porto a servizio di Roma, affidandone la progettazione all’architetto Apollodoro di Damasco. Nasce così Centumcellae.

Con l’imperatore Adriano la città raggiunge un notevole sviluppo edilizio e, nonostante la dissoluzione dell’Impero Romano, rimane florida e vitale fino alle devastazioni avvenute nell’814 e nell’828 per mano dei Saraceni. La popolazione, abbandonata la città, trova rifugio nei vicini Monti della Tolfa dove, per volere di Papa Leone IV, viene edificata nell’854 una città, Leopoli-Cencelle che vive fino al XIV secolo.

Intanto, verso l’anno 1000, sui resti della vecchia città marinara sorge una Rocca, intorno alla quale si ricostituisce un piccolo centro che prende il nome di Civita Vetula. Dopo essere stata in mano a vari signori feudali, nel 1431, per volere di Papa Eugenio IV, Civita Vetula, da cui Civitavecchia, entra definitivamente a far parte dello Stato Pontificio. 

Durante i pontificati di Pio II (1458-1464) e Sisto IV (1471-1484) inizia l’opera di ricostruzione, fortificazione e ammodernamento del porto per adeguarlo all’aumento del traffico commerciale dovuto all’esportazione dell’allume estratto dai Monti della Tolfa.

Nel 1508 Papa Giulio II ordina la costruzione di una nuova fortezza su progetto di Bramante, il quale si avvale anche della collaborazione di Leonardo da Vinci, mentre in seguitoviene ultimata la grande cinta bastionata disegnata dal Sangallo che unendo la Rocca alla Fortezza Giulia e, passando alle spalle della città, la protegge da attacchi provenienti dall’entroterra.

Nel 1798 Civitavecchia passa sotto il dominio dei francesi e poi di nuovo sotto lo Stato Pontificio fino al 16 settembre 1870 quando diventa definitivamente italiana con l’entrata in città delle truppe del generale Nino Bixio.

Nei primi anni del Novecento, grazie allo sviluppo del porto, agli stabilimenti balneari, al centro termale e alla vivace vita mondana, la città diventa il riferimento della società romana fino alla seconda guerra mondiale. 

Nel 1943, in seguito agli eventi bellici, Civitavecchia è duramente colpita dai bombardamenti americani che la radono quasi completamente al suolo.

Grazie alla perseveranza dei suoi abitanti, negli anni successivi, inizia l’ennesima ricostruzione della città e del porto, divenuto oggi il primo scalo crocieristico del Mediterraneo.